Anche quest’anno un team agguerrito di cinefili si arma di telecamera, microfoni e carta oro del papi per vivere l’esperienza della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Il bocconiano dedica in media 10 giorni a parlare di qualcosa che non siano crypto valute, rischio d’investimento o lo stage a LVMH (CLEACC dixit) e… BocconiTV quei 10 giorni li spende a parlare di cinema.
Ma ecco una guida starter pack per sapere alcune curiosità davvero uniche sulla Mostra più fancy che ci sia.

Si chiama Biennale ma viene organizzata ogni anno
la Mostra, che fa parte della più ampia Biennale di Venezia, si svolgeva a cadenza biennale, almeno per i primi anni. Successivamente, dato il successo, si rese annuale. Non mi fate figuracce a riguardo!
Venezia a nudo
Di certo non il primo, ma il più visto sicuramente: durante la seconda edizione Hedy Lamarr, apparve in una scena di un film cecoslovacco in nudo integrale, il lasciapassare fu dato dall’amico dell’attrice Benito Mussolini.

Stanley (scandalo) Kubrick
anni ’60, il regista di “The Shining” si presenta a Venezia con Lolita, che vede la sedicenne Sue Lyon amoreggiare con il cinquantenne James Mason: siccome la probabilità di essere marchiati a caldo con un crocifisso era alta, Kubrik decise bene di non presentarsi alla mostra. Kubrik, tornò al Lido con “A clockwork orange – Arancia Meccanica” (che vinse il premio Pasinetti, assegnato dalla giuria dei giornalisti) sconvolgendo la platea. Infine, con la coppia gold Nicole Kidman e Tom Cruise nei (pochi) panni dei protagonisti di “Eyes Wide Shut” il regista, deceduto lo stesso anno, lascia parlare il suo film d’apertura a Venezia, vincitore del premio della critica ‘Bastone Bianco’.

Bis di premi
Chi peccò di ingordigia in fatto di premi furono Jean Gabin, Toshiro Mifune, Sean Penn, Javier Bardem, tra le donne, Shirley MacLaine, Isabelle Huppert e Valeria Golino.
(nell’immagine in ordine dall’alto a verso destra)

Marcello Mastroianni e Jennifer Lawrence
Siamo nel 98 e al Lido viene consegnata alla allora diciottenne Jennifer Lawrence per “The burning plain” l’ambita coppa Mastroianni, dedicata alla performance dell’interprete più promettente. La giovane stella del cinema statunitense riuscì a ritirare il premio solo grazie alla vacanza in Europa, che i suoi genitori le avevano appena regalato.

Teorema di Pi…er Paolo Pasolini
Pier Paolo Pasolini vide sequestrato dalla procura di Roma il suo film “Teorema” le accuse furono per oscenità, scene di amplessi carnali e rapporti omosessuali. L’intento del regista era dimostrare per assurdo la crisi della famiglia borghese. Probabilmente alla Serenissima non era arrivato il messaggio.
Regista e produttore furono assolti dal tribunale di Venezia, Pasolini dopo sette anni produce l’ancora più contorto “Salò o le 12 giornate di Sodoma”, senza portarlo a Venezia (te credo bene!)

Goodbye Berlusconi
“Goodbye mama”, film dell’attrice e regista bulgara Michelle Bonev non fu visto neanche dalla stampa accreditata; tuttavia, vinse il premio Action for Women nel 2010. La Bonev tra le sue amicizie vantava niente di meno che Silvio Berlusconi, il Cavaliere ancora più casualmente finanziò l’evento con i soldi pubblici (se avete pensato a una strana coincidenza non siete i soli).

Insomma, cari Bocconiani (e non) amanti di Cinema, avete capito che la Mostra non annoia mai: tra scandali, segreti e meraviglia amplificati da un luogo unico, che noi di Bocconi Tv adoriamo.
Vi invitiamo a seguirci per indagare su altri retroscena alla Laguna!
di Giorgia Piotti