La Settimana del Design a Milano siè da poco conclusa per lasciare spazio al forse più noto Salone del Mobile, e da due settimane a Milano imperversa il brivido artistico di uno dei momenti più emozionanti per gli appassionati del mondo Design. Anche in questa circostanza la nostra amata Università non ha mancato di figurare tra i protagonisti del dibattito grazie a un ciclo di eventi intitolato Domus Breakfast, in collaborazione con la omonima celebre rivista di design. Come teatro degli eventi, non c’era forse luogo più adatto della pionieristica sede in Castiglioni della SDA Bocconi, per accogliere un nutrito gruppo di esperti.

I temi trattati sono stati vari, dall’impatto ambientale alla presa dell’intelligenza artificiale, toccando note anche più romantiche parlando dell’uomo e del suo rapporto con il Bello.
Abbiamo intervistato il Professor Alex Turrini, da anni in prima linea nel settore del Management per l’Arte e le Istituzioni Artistiche, per farci raccontare da dove nasce la collaborazione con Domus.
Secondo Il Professore, ideatore e co-organizzatore dell’evento, l’intento primo nasce dal desiderio di celebrare il patrimonio artistico in cui studiamo, viviamo, e lavoriamo ogni giorno. Non manca di citare l’edificio di Pagano, comunemente conosciuto come Via Sarfatti 25 o “Leoni”. E non è un caso, forse, che il mondo del Design si stia evolvendo ad oggi per concentrarsi non più solo sul prodotto, ma di più sullo stesso processo di produzione, e sul “ri-disegnare” un processo di lavoro che sia estetico ed utile anche ad aumentarne la produttività. Questo passaggio tra focus sul prodotto a focus su tutto ciò che riguarda la produzione può sembrare un po’ difficile da apprendere a primo impatto. Eppure, il professor Turrini afferma come lavorare in un ambiente di lavoro che oltre alla praticità supporti la bellezza è di grande aiuto non solo a uno stile di vita più equilibrato ma anche più produttivo.
L’estetica, ci racconta Turrini, non è soltanto uno fatto statico d’esistenza, ma anche un gesto che racconta di qualcosa fatto gratuitamente (un dono, ad esempio) e perciò strettamente connesso alle origini stesse dell’uomo, da sempre scisso tra contemplazione estetica e lavoro. Lavorare non solo perché sia bello il prodotto, ma anche bello il lavoro, è forse il gesto più avanguardistico e accomodante tra due parti innegabili di noi.

A chi chiede poi perché la Bocconi si sia cimentata nell’ospitare un evento strettamente legato all’innovazione nel design, basti rispondere con le parole del Rettore Francesco Billari in occasione di un dibattito avuto sui temi dell’evoluzione urbanistica guidata dalla Bocconi: “La Bocconi è Milano”, Milano è Design. Sembra pertanto scontato dover concludere quindi con i ringraziamenti a Domus S.p.A per averci raccontato una storia di bello e di innovazione, e invitarli a venirci a trovare nuovamente nella nostra, di “domus”.
Immagini: Foto scattate all’evento Domus BreakFast da Matilde Iorio
di Matilde Iorio