Una famiglia vincente – King Richard: La realizzazione del sogno di un padre e delle sue figlie

Questo film è candidato alla 94esima Edizione degli Oscar (2022) nelle categorie miglior filmmiglior attore protagonista per Will Smith, miglior attrice non protagonista per Aunjanue Ellis, miglior sceneggiatura originale per Zach Baylin, miglior canzone originale per Dixson e Beyoncé, miglior montaggio per Pamela Martin.

Venus e Serena Williams, perfino chi è profano del tennis sa di chi si sta parlando, più difficile è sapere, invece, a chi ci si riferisce quando si cita Richard Williams. Egli è il padre e il coach delle sorelle Williams, colui che per primo ha creduto nel loro successo e che ha permesso a Venus e Serena di entrare nella storia del tennis. Ciò che fa Una famiglia vincente – King Richard è proprio mettere in luce gli aspetti psicologici e metodologici di questa figura che sta dietro ai trionfi delle Williams. Quindi fate attenzione, perché se guarderete questo film pensando di trovare delle riproduzioni di alcune fra le partite più emozionanti e significative delle sorelle Williams, resterete delusi. Ma, allo stesso tempo, non aspettatevi un film che parte dal principio e arriva fino ai giorni nostri, non è la storia di Richard Williams prima, durante e dopo il successo delle sue figlie. Al contrario, questo biopic si concentra su un momento ben preciso della vita di Richard, quello in cui si appresta a diventare King Richard. Essì, perché se è vero che le sorelle Williams non sarebbero diventate 2 tra le più grandi interpreti di questa disciplina senza il padre, è altrettanto vero che pure Richard ha condizionato la sua realizzazione personale al successo delle figlie.

Richard Williams con la sua famiglia

Ha un piano, lo ripete più volte Richard, che porta il volto di un Will Smith candidato all’Oscar (alla sua terza nomination come miglior attore protagonista), un piano per la carriera delle figlie scritto ancor prima che nascessero. Negli occhi di Will Smith si legge la fede cieca di un uomo verso un progetto (che cerca di plasmare chiunque gli ruoti attorno), la determinazione di un coach quasi come se fosse lui stesso l’atleta, ma anche la fierezza di un padre che sta vedendo realizzarsi i sogni suoi e quelli delle sue figlie, e che è sempre alla ricerca del riconoscimento da parte degli altri dei risultati che la famiglia sta ottenendo. Quei pochissimi scorci sul suo passato (che abbiamo solo tramite alcuni dialoghi tra i protagonisti) ci danno l’immagine di un Richard fragile, che è dovuto passare attraverso una serie di sbagli prima di arrivare ad essere quello che è diventato.

La fotografia è luminosa e pulita, forse fin troppo, in alcuni momenti avrei apprezzato un leggero cambio di tono (anche se non vediamo mai scene particolarmente esplicite). Tuttavia, queste tonalità molto accese e definite vanno ad esaltare quei momenti in cui ci troviamo nel rettangolo di gioco, quelle sequenze coinvolgenti che ci entusiasmano e ci fanno tifare per le Williams. Queste tecniche, unite al lavoro di montaggio (in certi momenti anche attraverso l’uso del rallenty saggiamente dosato) dà modo di assaporare scene, per alcuni già viste, ma da una prospettiva completamente inedita e per questo affascinante.

Venus Williams si appresta a battere

In conclusione, possiamo dire che Una famiglia vincente – King Richard non è un biopic perfetto, come non è un uomo perfetto il protagonista, controverso programmatore del destino delle figlie. Vediamo, comunque, un film che intrattiene senza annoiare, nonostante la mancanza di scene un po’ più drammatiche, e che romanza con un buon equilibrio la storia originale. Assistiamo, quindi, alla realizzazione di un sogno impossibile, il quale ha trovato in Richard Williams il primo disposto a crederci, e ciò lo consacrerà definitivamente come King Richard.